È fatta: sono in tre
Ora è ufficiale.
Li candidati, dico,
E meno male!
S’era partiti
Co’ una investitura:
Sso’ arivati gaudenti,
Due altri pretendenti.
E la democrazzia sta lì
Che se la gode
Vedendo che ai capoccia
Ggià je rode.
Affacciata a la torre
Der castello
Ha buttato la treccia
Giù dabbasso
E guarda ‘ncuriosita
Le tre persone
Che stanno ppe’ giocasse
La partita.
Due sso’ leggere,
Vestite de du’ stracci
E stanno a’ arrampicasse
Co li bracci.
L’altra c’ha più problemi,
Già, perché
Se porta appresso
‘N carro dietro sé.
‘N carro fittamente popolato
De nani, ballerine e giocolieri
De principi, giullari e perditempo
Che rischiano i mestieri
Se lei nun li trasporta
Tutt’interi.
Ce la farà? Può darsi.
Ggià perché,
Nun lotta co’ la treccia
Come j’artri.
Lei sale, accompagnata,
‘Na bella ed accogliente
Gradinata.
E se ariva per prima,
Guarda caso,
C’hanno preso de novo
Per il naso…
Pasquino