Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La fortuna
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Se solo avessi saputo guardarti
passandoti vicino..
Se solo avessi saputo parlarti
senza il farfugliare timido di bambino..
Se solo tu avessi visto
com’era bello
dentro ai tuoi occhi
il mondo..
Se solo io avessi dato ascolto
al mio desiderio
più profondo..
La mia vita sarebbe stata diversa
Certo non migliore

Pablo

7 Responses to “La fortuna”

    Per chi avesse la sventura di leggermi: si sappia che non è ‘na cosa seria, solo un gioco sulle orme del “grande poeta” Flavio Oreglio!

    bella bellissima .. if

    è molto commovente brava

    Due chiavi di lettura la cui convivenza m’ha divertito: quella seria (commovente, a detta di guido arci camalli) e quella che ripercorre l’opera del “grande poeta” Flavio Oreglio (di Zelig)a cui pensavo quando ho assemblato le mie parole.

    Bella!!!! :-)

    essendo io una “palla”,non scherzo mai .Gioco di cosa non so,perchè poi mi pare un volersi giustificare e non capisco ancora.Ho letto e pensato,sono scivolato sulla musicalità e la immaginaria prospettiva oltre lo sguardo,il desiderio,il sogno.
    C’è purezza ,aspirazione onesta e tanta trasparente offesa per i sentimenti che tutti dovremmo tutelare.
    Io mi sono semplicemente commosso,ed ho sentito l’ermetismo dei Corazzini e Gozzano,mi è parso di vedere anche il centrino orlato, un giardino profumato del Canavese, però con l’aria salmastra di un dok di una città lontana da dove vivo.
    Grazie per l’esternazione dei sentimenti.
    dario

    Non una giustificazione, solo una nota chiarificatrice. Indubbiamente contento di suscitare una qualsiasi cosa in chi legge (specie nei frequentatori qualificati di questo sito ai quali, impunemente, mi sono avvicinato) ci tenevo a dire che l’intenzione iniziale era quella di una giocosa imitazione delle cose proposte da Aureglio e i suoi simili. In corso d’opera altro, evidentemente, ha preso il sopravvento.

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