Avessero i tuoi occhi
neri
nerissimi come la notte
quando i lupi divorano agnelli
Grandi occhi
possessivi
scoperti
solo per un attimo
Le delicate tue lunghe-pallide
agili mani
attorno la zanna ritrovata
con somma emozione
Chinata sulla buca
antiche zolle
la terra
accarezzi
Nascosti sospiri
ti rispondono
Gocce di lacrime
per segrete emozioni
Più non chiami
come quel giorno
quando per finta
ridevi
ed io credetti all’eternità
Senz’anima
con le caviglie fragili
strette
reggevi larghe ali di farfalla
dipinte da Mirò.
Dario Petrolati
Padova era il 20 luglio del 2006
www.dariopetrolati.it
SMILE…..
il personaggio di cui si parla: Alessandra Siragusa, professione archeologa.Ella conobbi il 1° maggio del 2006 a Villa Celetti ,arrostiva accanto 2 bracieri salsicce e carni ,c’era un ragazzo ,c’erano giovanissime ragazze, bambini, giovani mariti sotto il pergolato suonavano musica anni 70.Cenarono,bevvero,facevano la ruota sopra l’erba rasa, scalze,le mammine scordarono la notte gli anni volevano giocare, anche scherzi proibiti.Solo Alessandra rimase in piedi distaccata,mi fece un cenno e sotto il portico mi consegnò tutti gli estremi per ritrovarla.Aveva occhi neri e denti bianchi e forti come per divorare carne argentina,parlava vicino alla mia bocca,dietro il mio collo, mi prese per mano, mi condusse nella grande buia cucina , mi promise tutto.Elisabetta mi cercò e come se nulla fosse sussurrò:attento Dario è pericolosa,anche se bella Alessandra è pericolosa,egiziana,archeologa.Che strana sensazione ebbi.Da astemio che sono mi sentii girare il mondo addosso,Alessandra rimase con me in disparte sino la mattina.Villa Celetti è riservata e serve per combinare affari di tutti i generi.Passò del tempo,Alessandra andava e veniva per le sue ricerche,mi mandava pagine di giornali ove si parlava delle sue scoperte, alcune civiltà risalentia 9 mila anni fa,reperti, foto, era sempre presa da una lucida follia,ed i suoi occhi sempre più neri sembravano pallottole micidiali.Ad Este, Vienna, Cinto Euganeo,ovunque senza riposare ha sempre corso, alla luce del sole.Aveva perso la testa,così giovane e bella sempre tra reperti e civiltà sepolte.Qualche mese fa ebbe un tracollo psicofisico, 30 anni!Cerco di aiutarla, ma Alessandra ha sempre dietro un’ombra .
Ora non so dove più sia,mi scrive solo , è disperata.
Che triste, ingiusta la vita.
SMILE,l’avventura di Alessandra compare quà e là sul mio blog.
Ora dormi,
cerca di essere serena,posso pensare di darti una carezza?
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 13th, 2007
Cuiao Dario. E’ molto bella la tua poesia. Anche oggi ho una giornata frenetica e non posso dedicarmi agli amici… Spero stasera. Ciao,
Left by Smile on giugno 13th, 2007
SMILE,
oggi quì a Padova è la festa del Patrono.Silenzio tombale , fretta , pasticcini, autobus ripieni di pellegrini ( così si chiamano i pregatori,preganti,chamali come vuoi ).Festa ,giostre nervosismo non laico.Fabio dei C.I.e il sottoscritto non dei C.I. ma in mezzo al fiume,peccando siamo venuti a lavorare e con più profitto.
Corri, SMILE,per gli amici c’è sempre tempo,scegli la vita , fin che puoi,basta che quando ti muovi stai attenta.C’è una fretta in giro, alla Wiennese fanno la fila,fuori del Carmine in coda per prendere la benedizione,gli ex. stranieri hanno riempito Via Beato Pellegrino con macchine,figli,femmine,è tutto un pregare,c’è una chiesa per 12 lingue , a turno il posto è garantito.
Ieri sera un collega mi ha telefonato e per poco non svengo dall’emozione:Dariooooo,ti ha cercato Smile!.Io chiuso nello studio con un mal di testa davanti a Pascoli mi son sentito svenire.Poi era tutto uno scherzo,sai quì al Centro i miei segreti arrivano talmente in alto che superano il campanile del Carmine , sanno che ho preso una sbandata per te.Mi dispiace ma il segreto non è il mio forte,tu comunque non sei minimamente compromessa.Non so più come immaginarti,ora poi che fuggi sempre mi è anche più difficile respirare i tuoi avanzi.Quando ti fermerai mi accorgerò?
SMILE vivi, ma non ti fidare,non ti sciupare,riguardati un poco.
Non mi resta che ripetermi:
TI PENSO,
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 13th, 2007
SMILE.
è la tua vita concreta
contorto il pensiero
nascondi
dove tu solo sai
sentimenti
illusioni
desideri
lampi
e fuggi
Leggerò per te
Gillo Dorfles
e chiuderò in una busta
costruita col papiro
siracusano
ogni interesse
curiosità del mondo
Annoterò
tutti i cambiamenti
le stagioni immaginate
ogni inverno passato
accanto la stufa a legno
Ripercorrerò
sopra la neve
posata una volta solo
sulla rena di Senigallia
le stradine di guerra
fatta da noi
quando si era bambini
Dirò bugie al padre spirituale
i miei peccati
sono solo miei
Ne’ con Dio
o la Madonna
voglio dividere
astensioni
o gozzovigliate
Cercherò
vorrò sapere
per raccontarti fiabe
prenderti per mano
toglierti
ambizioni
stranezze
Ti chiamerò
col nome che tu sai
Quando nessuno vedrà
potrò baciarti
le caviglie
il collo
le mani
gli sguardi
Negato sofferto
lungo
torturato pensiero
fermati un attimo
Sussurrami il tuo nome
sorridimi
tendimi le braccia
SMILE
dammi uno schiaffo.
Solo per te,
dario.
ore 12,40.
Left by Dario Petrolati on giugno 13th, 2007
.. bella bellissima supermeravigliosa …. coraggiosamente doppia ….
Left by enrico dignani on giugno 13th, 2007
ore.6,15 senza orpelli Fauret questa elegia compose per violini viole viole d’amore su versi maledetti ed Anna Menichetti paziente mi spiega,ripete chè son zuccone,ecco ora capisco un poco meglio.Mi entra in testa nell’angolo della memoria , quasi manca posto, paziente Anna attende che le note umilmente si pieghino, ecco fatto.Tu riposi,dopo tanto correre ,supina aspetti il giorno,lo stesso che io già ho intagliato senza svegliarti.Come potrei,sono a Padova e tu?.Hai lasciato le imposte aperte nella notte,chissà.Che sogni hai fatto non so,li ricordi,ti condizionano la prima giornata?
Appena mi sveglio
SMILE
vedo un cielo
vuoto di stelle
minaccioso
gonfio di acqua sospesa
Oggi
non so a che ora
pioverà
bagnerà tutto il cortile
Rinascono
piantine senza nome
sono ignorante
fiorellini come margherite
dov’era l’alberone centenario
Un ordine scritto
e Zanonato fece tagliare
portare lontano
usare
bruciare
Era un albero pieno di storia
Conosceva nomi
cadute e speranze
della Federazione di Padova
Occorre spazio per le macchine
dei dirigenti
verrà abbattuta la scala incerta
che divide a metà
questo nascosto bel cortile
Faranno
chissà quando
un’altra entrata
Le vetture sono sempre meno
però
Oltre la mia
ci sono solo bici
ed una grossa Ducati
Questo cortile
ha tre cancelli
due fissi pedonabili
uno scorrevole elettrico
che si apre e chiude
solo a comando
I mattoni antichi delle pareti
i sassi arrotondati
gli sportelloni di robusto legno
e le finestre
dalle quali i ragazzi gettano
mozziconi spenti
tutto forma un pezzetto
di città che io conosco
anche quando mi assento.
C’è una finestra
all’ultimo piano
dove abitano
quelli che entrano
da Piazzale Mazzini
da dove esce corretta
educata
il pomeriggio dopo le tre
musica da camera
eseguita da un piano
Ed io sempre mi blocco
Una tacita intesa
forse
Certo qualcuno ancora
ha traguardi
sensibilità
SMILE
telefona ad ENRICO
sveglialo
digli che gli sono vicino
Enrico suona tu la sveglia
Io mi stufo mi deprimo se mi lasciate sempre quassù
da solo.
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 14th, 2007
… Dario io ti metterei a posto di Anna Menichetti …. e anche di Sinibaldi .
Left by enrico dignani on giugno 14th, 2007
Caro ENRICO,
penso e temo di non sbagliarmi di aver perduto un’occasione rarissima:
avrei dovuto sedere a te di fianco ed ascoltare quanto mi avresti detto
avrei imparato
ti avrei insegnato
assieme sulla spiaggia
di Senigallia
cosa vuol dire la parola AMICIZIA
E’ indubbiamente
colpa mia
si ero nervoso
lo sono di natura
emozionato
ma le scuse
sono solo
scuse
Grazie comunque
per avermi offerto
la tua amicizia
Non ti chiamerò
mai Digna
Hai un nome così bello
e temo
tu sia una persona sola
Dannazione
Il tuo amico
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 14th, 2007
…. l’uomo solo non esiste .. è un’astrazione .
nel senso borghese comunque è meglio essere soli da soli che soli in due.
Left by enrico dignani on giugno 14th, 2007
Enrico,
amico caro,
la tua osservazione-consiglio: meglio soli da soli che soli in due è terribilmente vera.Non debbo mai accennare nemmeno larvatamente di cosa sia la esistenza in comune,quando si leggono separati libri chiusi in stanze diverse si sente solo il fumo della sigaretta che filtra da sotto la porta,non sai e nemmeno ti interessa se la persona (?) con la quale dividi l’appartamento ha il cappotto o è in mutande.Allora che fare amico mio erigere un muro,visto che vanno di moda,oppure scegliere l’angolo dello studio vicino la finestra,se fuori piove , posare qualche giornale e due o tre libri ascoltando musica da camera,isolato a pensare la notte quando fuori è giorno,oppure prendere la bici e girare pe Padova in senso vietato,dare fastidio alle macchine e perdersi sotto un portico per decifrare una lapide usurata dall’incuria,tutto questo non so .Ora sono le 6,35 ,sbatte ficcanaso un avviso di sole rosa-mattutino sullo stipite del finestrone quì nel mio ufficio entra la fresca aria mattutina e saluta allegra quasi le scaffalature colme di libri e riviste dell’altro secolo,era allora il 1900 quando fatti e pensieri furono stampati , rilegati per le generazioni che si pensava sarebbero corse a cercare prove foto errori chè l’uomo aveva torto e la donna volava troppo basso.Sono cose che mi distraggono,non mi affascinano,anzi la sete del potere la spartizione pratica mi urtano e quando non trovo tornaconto pratico allora mi butto.Ieri sera per esempio mi sono perduto su Ovidio.Conosci le edizioni Pleiade ? , beh,guardare le pagine di traverso la fligrana accarezzare il foglio e rileggere i versi pensieri misurare le distanze da Roma pensare a Sulmona raffrontare le mie solitudini a quelle scritte, così mi perdo e solo la voce cupa-rancorosa di Olga : è pronto!,detto piano per avvertirmi che è ora di cenare.Ognuno guarda lo schermo del telegiornale,ed io non so mai quello che c’è nel piatto,mangio di corsa appena pur di sparecchiare la mia parte e cambiare stanza,uscire.Stamattina Anna Menichetti,oltre ai suoi respiri-sospiri mi ha regalato delle suonate per violoncello e pianoforte di Chopin.Arditissime, poco eseguite non ci sono esecutori di violonello per certe sonate.Io ebbi la fortuna di assistere a Cracovia ad un concerto che mai dimenticherò.Ero solo, come sempre,ma mi sentivo estasiato e poca cosa di fronte ai musicisti in quel giardino nel mese di agosto.Non so perchè sono ritornato in Italia,avevo daltronde conosciuto da poco Margherita.Portava i capelli lunghi,biondissima,preparava la tesi sul dottor Zivago e mentre io le accarezzavo i capelli lei si spogliava continuando a leggere e parlare-parlare.Proprio come nella canzone di Endrigo:lei mangiava noccioline .
Faceva l’amore col corpo giovanissimo,la testa era sempre altrove.Voleva venire in Italia, mi parlava sempre di Perugia.Ci lasciammo così come quando ci si lava le mani.Ora chissà dove sarà.
Più tardi verrà Nadia da Venezia,Elisa , Mirko, Fabio ognuno a lavorare ,tutti compagni,compagni di strada , ormai ci si ride ed anche arrabbia.Posso chiamarti compagno, non si dice più.Andiamo o meglio vado alla Wiennese, incontrerò la Signora dai capelli turchini,prenderò i giornali e tornerò.
Guarderò sempre con passione Il Carmine.
Enrico,svegli tu SMILE ?
un abbraccio che non ti diedi
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
SMILE,
ENRICO,
sono tornato appena dalla Wiennese ho bevuto l’impagabile caffè,il locale era vuoto,basta sgarrare qualche minuto e non trovi le figure-figurine.A flussi va e viene la gente, diversa.Tra poco arriveranno gli studenti del Maldura ed altro,i miei personaggi sono già passati.Domani, sabato arriveranno turni di nuova gente.
Domenica gli extracomunitari,maschi-femmine-bambini,dopo la cerimonia nella chiesa di via Beato Pellegrino vuoteranno la Wiennese,poi di corsa a casa, vuoteranno la via di tutte le loro macchine parcheggiate ovunque.
Ora vi lascio ancora dormire,specie tu SMILE,io assorbo questa giornata senza pioggia.
Siate sereni,
se potete
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
Sono quasi le 14,30
E’ passata mezza giornata,oggi
con indifferenza
e perchè dovrebbe essere altrimenti
fra qualche ora dal pomeriggio
si passerà al tramonto
Io non vedo il sole
oggi se tondo rosso
viola amico
non so nemmeno dove tramonta
Tra queste mura
ho la finestra chiusa
oggi
dentro questo cortile
c’è luce diffusa
asciutta ed il perdurare
di questo noioso
mal di testa
non so a chi-cosa
addossare
Ho già ingoiato due o
tre
forse di più
pasticche
Nulla
effetto
come se avessi bevuto acqua
Forse
ed il dubbio non mi assilla
dovrei fare quattro passi
Cercare negli occhi dei passanti
nell’incespicare di chi aspetta sera
guardare
cercare di vedere
cosa succede quì fuori
Vado a controllare
mi perderò nella vetrina
della lbreria Galileiana
senza contare guarderò le copertine
i titoli
i colori
la posizione dei libri
a volte verticali
altre sparpagliati
volutamente
come un mazzo di carte
gettate sul tavolo
dopo l’ultima sconfitta
Non ti ho nominato SMILE
Non ho pensato
starai ridendo
sbuffando
trattando
Forse telefoni
leggi
chissà cosa
mi raccomando
non smentirti
Riservatezza
Riservatezza
Adesso vado
esco e non ti dico
dove vado
Anzi
percorrerò i vicoli
a destra subito dopo Ponte Molino
Erano i vicoli
così mi hanno detto
ove nel dopoguerra sorgevano
i casini ( ove le segnorine insegnavano a fare peccati carnali)
Segreti segreti
Si sente l’odore di bidet,pare che tutto
giri attorno al sesso proibito
mal capito
spiegato peggio
Oggi non riesco proprio a nascondere
la mia sciocca malinconia
SMILE
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
Sono quasi le 14,30
E’ passata mezza giornata,oggi
con indifferenza
e perchè dovrebbe essere altrimenti
fra qualche ora dal pomeriggio
si passerà al tramonto
Io non vedo il sole
oggi se tondo rosso
viola amico
non so nemmeno dove tramonta
Tra queste mura
ho la finestra chiusa
oggi
dentro questo cortile
c’è luce diffusa
asciutta ed il perdurare
di questo noioso
mal di testa
non so a chi-cosa
addossare
Ho già ingoiato due o
tre
forse di più
pasticche
Nulla
effetto
come se avessi bevuto acqua
Forse
ed il dubbio non mi assilla
dovrei fare quattro passi
Cercare negli occhi dei passanti
nell’incespicare di chi aspetta sera
guardare
cercare di vedere
cosa succede quì fuori
Vado a controllare
mi perderò nella vetrina
della lbreria Galileiana
senza contare guarderò le copertine
i titoli
i colori
la posizione dei libri
a volte verticali
altre sparpagliati
volutamente
come un mazzo di carte
gettate sul tavolo
dopo l’ultima sconfitta
Non ti ho nominato SMILE
Non ho pensato
starai ridendo
sbuffando
trattando
Forse telefoni
leggi
chissà cosa
mi raccomando
non smentirti
Riservatezza
Riservatezza
Adesso vado
esco e non ti dico
dove vado
Anzi
percorrerò i vicoli
a destra subito dopo Ponte Molino
Erano i vicoli
così mi hanno detto
ove nel dopoguerra sorgevano
i casini ( ove le segnorine insegnavano a fare peccati carnali)
Segreti segreti
Si sente l’odore di bidet,pare che tutto
giri attorno al sesso proibito
mal capito
spiegato peggio
Oggi non riesco proprio a nascondere
la mia sciocca malinconia
SMILE
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
Quanto sopra espresso vale una sola volta.
scioccamente ho pigiato il maouse senza la dovuta serietà.
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
Quanto sopra espresso vale una sola volta.
scioccamente ho pigiato il maouse senza la dovuta serietà.
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
adesso piove a dirotto e l’acqua penetra da ogni sito disponibile.I muratori dovranno sbrigarsi a tappare ogni pericoloso buchetto.Non vorrei che fossimo costretti a fare la fine dei Comboniani e del Gramsci di Venezia.Documenti e libri vanno conservati in ambienti con la massima delicatezza,i preventivi che ci hanno consegnato le Coop. Muratori sono salati, ma tra banche, fondazioni e privati faremo assolutamente in modo di salvaguardare il patrimonio che aumenta di volume ogni giorno.Gli atti processuali dell’oro di Dongo,il Vajont,tutto il terrorismo veneto ed altre cose di cui è vietato parlare sono intanto chiusi in armadi metallici,inchiavati e con aria condizionata.Da lunedi sarò allo Storione per un’ulteriore aggiornamento della catalogazione Aleph,due scatole, ma due scatole,io poi che mi distraggo su tutto, mi perdo dietro le voci delle cortesi insegnanti .lezioni che cominciano alle nove di mattino sino alle 15.Allegria.Domattina ho quì in sede diversi appuntamenti.Spero di leggervi.Almeno un saluto.dario
Left by Dario Petrolati on giugno 15th, 2007
………………erano quasi le 6,30 ,ma del giorno dopo.Ho sperato di trovare una parola scritta,un rigo nulla.E perchè avrebbe dovuto comparire?Dormono,riposano,la quiete dei giusti, sparsi chissà dove,Stalteri commenta pianissimo,ma la voce di Anna Menichetti è altra cosa,una sonata di Mendolson,non è difficile,Schuman mi attrae di più è meno matematico.SMILE,non parla mai di musica, si trincea dietro troppa umiltà,non la immagino chiudere gli occhi per una sonata di Monteverdi,SMILE è pratica, sbrigativa,decisa.SMILE è fatta a modo suo, ENRICO ha compreso l’anima e chissà cosa altro.Questo disquisire,cercare,cercare,senza diritto alcuno,non è un pettegolezzo intimo bensì il bisogno carnale e spirituale di scorgere il pensiero,il dubbio,la frenesia,la quiete,i silenzi,finirà con l’irritare forse SMILE,può darsi che sbuffi,magari in romanesco colto potrebbe ,potrà dirmi ( lo farà ? ) fatti più in là che ci ho da fà.Ho speranza che SMILE mi regali un pensiero.Non lo dirà.Non lo dirò
Vado alla Wiennese eppoi,i giornali,lo sguardo al cupolone del Carmine,e subito comincerò le ricerche su Dante Venier.
Buon giorno amici dell’animo e del mio intendere.
dario(se mi accettate )
Left by Dario Petrolati on giugno 16th, 2007
… caro Dario sei un simpatico dilagante bel dire ..
14/06/2004
THE BLOOM’S DAY
di Radio3
Il 16 giugno è il giorno in cui si svolge L’ULISSE di James Joyce nel 1904.
In occasione del centenario Radio3 ripercorre le orme del protagonista, Leopold Bloom, dalle 8 di mattina sino a notte inoltrata. I conduttori delle varie trasmissioni seguiranno Leopold lungo la topografia della sua giornata, mentre Fahrenheit e Radio3 Suite dedicheranno ampi spazi di riflessione e approfondimento all’insolito anniversario.
.. idealmente per gioco tu potresti essere Mr.Leopold Bloom io Stephen Dedalus e Smile
la moglie di Bloom mrs. Molly.
ciao Dario
Left by enrico dignani on giugno 16th, 2007
…ci sarebbe un altro personaggio? Con l’aria che tira, la parola “moglie” mi fa venire la pelle d’oca…!!! Un bacio a tutti e due,
Left by Smile on giugno 16th, 2007
ENRICO,
prezioso amico,grazie per la segnalazione,non lo sapevo.
Mi ci butterò subito.
SMILE,
hai ragione Tu Saresti L’AMANTE ideale.
Beato chi si sfinisce tra le tue braccia
Fortunato chi cerca l’aria sotto le tue ascelle
Sognando svenendo inchiodato per terra
E il sapore della tua carne
Il bruciore sulle labbra morsicate
Perdersi e ritrovarsi sotto il tuo ventre
Fuggire dalle tue coscie impietose forti come le sbarre di una prigione
Accarezzare i tuoi piedi
Sfiorare le caviglie appena
Inspirare sino a scoppiare l’umore animale di tutta tutta mentre fumi sulla veranda e socchiudi gli occhi,di cui ignoro il colore la profondità il taglio
Mi nasconderai dentro l’armadio
Sognando imprigionato tra i tuoi vestiti appesi
Cosa mi sfugge
Cosa dimentico
Perchè
Perchè
SMILE sei veramente o ti sogno?
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 16th, 2007
…. oggi c’è anche il Gay Pride … tutta una storia esplosiva di baci fra maschi che
il terzo millennio deve decidere se prenderne atto o richiamare all’ordine le guance con la barba.
(i baci fra femmine sembrano essere cose da femmine)
Left by enrico dignani on giugno 16th, 2007
………………ho creduto di vedere
Subito dopo Ponte Molino a destra ci sono quei vicoli stretti
Storti
scomodi
arrabbiati come le budella dell’intestino di chi so io
ci sono porte o portoncini
questo non so
Dalle finestre chiuse
antiche
cade il profumo di strani vecchi amori
Accucciate sui bidet
si sciacquano
fanno scorrere l’acqua gelata
tra un cliente e l’altro
Erano marchette
così chiamavano l’accoppiata
Si usciva da scuola
coi soldi,c’erano le lire allora,risparmiati
la carta d’identità coi dati anagrafici corretti
C’erano le signorine quassù a Padova
Quando cambiavano il giro
ogni 15 giorni ( ad Ancona )
si passava la voce:
sono arrivate le padovane
Ragazze di periferia veneta
Si diceva padovane
per significare esperte
maestre di sesso
Queste case restaurate
sono abitate dall’alta borghesia
Quei ragazzini che sbavavano
per le Case Chiuse
ora chissà dove saranno
Se vivi
si aiutano col bastone
a camminare.
Ora a Padova si prega
la morte fa paura
conviene pregare
Non costa nulla.
ore 10 ,col sole appena arrivato.
Il cortile è quasi asciutto dopo la pioggia di ieri.
Left by Dario Petrolati on giugno 16th, 2007
Enrico,
che piccolo borghese sono.
Tu mi riporti sempre alla realtà.
Mi era sfuggito anche il Gay Pride.
Qui a Padova il partito sta perdendo pezzi,io ho diversi amici che hanno portato voti,ed ora se ne vanno delusi da questa pseudosinistra.Tra Prodi, Buttiglione e il Papa ,non nomino i padroni del partito sono padroni e lo sport a vela ,ritorno all’Ulisse,Leopardi,musica e peccati.Andremo all’inferno che dici?
Che rottura stà morale!
Ci sono persone serie per bene è meglio salutarti.
Grazie per la tua amicizia
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 16th, 2007
…è vero Digna (ma ti offendi se ti chiamo Digna? Io lo considero un vezzeggiativo, ma pare che per Dario non sia così…), i baci tra ragazze sono da sempre stati considerati solo cose tra ragazze… Chissà perché? Forse perché l’amore lesbico è visto dai soliti maschietti del tipo: “Ma quanto ce l’ho grosso io…” (cioè, quasi tutti) solo come una sozzeria in più per eccitarsi quando la cilecca comincia a farsi frequente? Ciao,
Left by Smile on giugno 16th, 2007
… Smile superlativa sempre e comunque .. devi trovare un vezzeggiativo affettuoso pure per
Dario … gli umani credo configurano gli usi e costumi su ciò che è imposto dai bisogni generali,
la densità della popolazione (fintantoché le guerre o le pandemie lo permetteranno) comincia
a non vedere sconveniente i baci fra titolari di guance con la barba cosa che non la
natura proibisce ma la cultura, usi e costumi secondo quelle che ritiene siano le convenienze.
Left by enrico dignani on giugno 16th, 2007
…insomma, dici che quando gli uomini avranno realizzato che darlo ad un altro uomo, anziché ad una donna, li mette al riparo dagli alimenti da versare alle ex-mogli e agli (ex) figli, comiceranno ad invocare a gran voce i matrimoni gay? Sì… mi convince! Ciao,
Left by Smile on giugno 16th, 2007
Per Dario: hai ragione, il ruolo dell’amante è quello che più mi si confà. Non tanto per quello che scrivi tu, piuttosto perché: a) come moglie, ho già dato; b) gli uomini – come la casa a Parigi – è sempre meglio cuccarseli in comproprietà… Ciao,
Left by Smile on giugno 16th, 2007
Ore 6,15 avere ragione non mi interessa.SMILE,
accetto e rifiuto tutto di te
sei una contraddizione continua
virtuosa ed infernale
ma che moglie
ma che amante
tutto così limitato
misteri spiattellati in piazza
segreti confessati
voglio i tuoi pensieri bugiardi
assorbirli
come se fosse il primo
latte materno
ho fame del tuo respiro
e se va avanti
o indietro non so
penso alla guerra
all’amore
al tuo silenzio
ai tuoi giudizi espressi
alla gelosia
ingiusta che nutro
quando dici ” Digna ”
sono quel che sono
diventato cosa
da che immagino TE
hai un potere di strega
meritersti le fiamme
di Campo dei Fiori
non per il tuo corpo
che mi fa perdere i sensi
bensì l’anima-spirito
che fa giochi tortuosi
e pare ridere quanndo fuggi
scappi
dove non dici
e ti pare che disegnare uno
o due soletti non stuzzichi abbastanza
adesso ti sento scalza
poi dormiente
tutte immagini
una giornata dura ore 24
non è possibile che io persista
investa il tempo della vita
sempre legato al palo
ed una corda al collo
bruco l’erba che non c’è più
sotto il sole
come una capra
indifferente
emozionata
annoiata
scioglimi
offrimi
aspetto
oh.SMILE
che patto hai fatto
perchè così
perchè
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 17th, 2007
Copio dall’altra pagina:
Agonia (Cesare Pavese)
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.
Sono lontani i mattini che avevo ventanni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le strisce del cielo.
(…)
Ciao,
Left by Smile on giugno 17th, 2007
Enrico,
ho desiderato averti accanto poco fa.La porta vetrata ampia della Wiennese faceva entrare tutta l’aria fresca-trasparente-rosa-giovane,ho bevuto un caffè che volentieri ( molto ) avrei diviso con te,ti saresti sincerato dell’atmosfera,di quanto giusto sia il fascino che io subisco ogni volta che entro,guardo,ascolto,respiro.Poichè l’edicolante Maurizio oggi è chiuso , ho tirato diritto sino allo stupendo Ponte Molino,lì sotto a sinistra c’è un’anomima strabocchevole edicola, così oggi ho tradito Maurizio,ho preso La Repubblica,senza inserto però ( sono sempre uno spreco anche se regalati )e piano piano ho rifatto il cammino inverso.Poi,visto che a quest’ora la città è vuota,ho levato lo sguardo verso le mura per controllare le antiche petrose lapidi,quella che più mi attira porta la data 1250 e ricorda l’efferatezze di Ezzelino.Io non capisco,sarò un bastian contrario, ma assieme a Federico II, Ezzelino lo tifo.Sanguinario tutto il male che vuoi sarà stato,ma semplice semplice Enrico non ti attira la figura di un personaggio che ha osato dire e fare no al Papa?.Io il potere temporale,di qualsiasi credo lo aborro e chiunque ha osato combattere le religioni,porca miseria,alla fine ha sempre perso.La scuola,il popolo come pecore ha sempre parteggiato, subendo,il verbo e gli atti dei cleri.Sai Enrico io da piccolo,insomma quando ancora vivevo a Senigallia,avevo un padre spirituale,gesuita che aveva il vizio di confessare i ragazzi in piedi,abbracciati per sbloccare meglio il dolore e la vergogna dei peccati.Ci siamo capiti vero?Io ho amici,amici qui a Padova e i più sensibili,intelligenti, leali li ho trovati tra i così detti gay,ridiamo e si parla rispettandoci.Da allora , dal tempo del confessore senigalliese,mi sono messo dalla parte opposta.Ho tanti dubbi,incertezze,però sono sempre contro lo spreco e la menzogna.La roba che luccica mi urta.Parlo con te,essendo io notevolmente bambinescamente permaloso,non oso rivolgermi a SMILE,ho la sensazione barbina che ogni volta che la coinvolgo mi risponde chiamandoti a teste.Ebbene caro Enrico,io ti stimo ( non sai quanto ), ma SMILE, porca miseria mi fa girare la testa come se fosse solo lei donna.Di una cosa sono sicura : sa ed è Femmina,ogni volta che la penso,mi svuoto, mi perdo come un bambino capriccioso.Non so cosa abbia SMILE,solo che se mi capita a tiro non la porto alla Wiennese.Chissà cosa vorrebbe vedere, io oggi me ne andrò ad Asolo.
Gurdando il panorama ti penserò, ne faresti un bel quadro.
Ciao Enrico,
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 17th, 2007
SMILE,
io non volevo ferirti, solo uno sciocco sono,
presuntuoso
stupido.
Adesso
dopo questa lezione di vita
come potrò rimproverarti
osare.
Accorgermi
me ne dai continuamente conferme
che la tua sensibilità
è così profonda
agile
dolorosa
mi umilia.
Non debbo toccarti le vele
che in cielo sorreggono
i tuoi ricordi.
Vedo goccie di sangue
indifeso
Perdonami
se puoi
Io non volevo
per un attimo di egoismo
posso averti fatto soffrire
SMILE,
in dialetto romanesco
no
un momento
forse è meglio
che dopo una carezza
al gatto
tu vada tra i fiori
le piante
Attenta alle mani
Se c’è il sole
riguardati gli occhi
Mangia qualche dolcetto
Respira l’ossigeno puro
che gli alberi
ti hanno riservato.
SMILE
io non volevo
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 17th, 2007
Enrico,
hai visto che stupido sono?
Temevo scioccamente che SMILE non avesse letto Pavese.
Temo di averla fatta soffrire.
Mi ha risposto,leggi sopra Agonia.
Prima di parlare di lei su lei debbo muovermi con tanta cautela.
Quanto mi dispiace,se l’ho fatta soffrire.
Volevo dirti solo questo.
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 17th, 2007
…non mi ferisci, Dario…! E’ solo che – come tutti i cavalli che vogliono correre veloci (…sono un Sagittario) e, quando è possibile, vincere, anche solo su se stessi – non amo il fiato sul collo… Un bacione,
Left by Smile on giugno 17th, 2007
Buon giorno SMILE
sono le 6,25,dormi,riposa
dopo tanto correre
magari un secondo
se basta
fermati a bere
una frazione di tempo minima
prendi fiato
Non hai sete
che sogno stai facendo
dove è ambientato?
Riposa
trova la quiete
temo che solo pensandoti
possa svegliarti
Ecco non ti penso
riprendi la corsa
Fortunato chi ti vede
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 18th, 2007
Ciao Dario, ciao Digna. Buona serata.
Left by Smile on giugno 18th, 2007
.. Dario e Digna cinque lettere per uno ecco perché quasi uguali .
Left by enrico dignani on giugno 18th, 2007
ENRICO,
ho sospeso la raccolta delle mie poesie per l’editore.Aspetterà,aspetterò,credo che se anche con ritardo non casca il mondo.Stanno riprendendo le Feste dell’Unità e la Federazione,manco a dirlo ha chiesto la mia disponibilità,il che significa : visto che sei tanto bravo,visto che ti piace,ormai sei l’unico a saper gestire le esposizioni,gli ordini,arredare e fare una bella figura,contiamo su te .Ed io mi sto rompendo , caro Enrico sono 2 mesi che mi fanno correre per tutta la provincia e il salto dei pasti e i nervi sempre scoperti,mi piace vivere in mezzo ai libri,ma ………..
Entro stasera darò una risposta alla Federazione,ho la sensazione di buttare le mie energie e a forza di dire sempre si lascio le mie cose sempre per ultimo.Debbo essere furbo ed anche un poco più egoista,in senso positivo,ma non voglio romperti….Scusa ti ricordo dempre.
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 20th, 2007
…………….oggi c’è un buco. ( è venerdì 29 giugno 2007 )
L’anima esiste
non so dove sia
che forma abbia non so
maschio
femmina
sesso
è tutto
nulla.
L’anima o l’animo
se guardo in cielo
se scanso una buca
sensazioni
odori sgradevoli
profumi
C’è chiasso
un rumore infinito
che fare
con chi
dove?
dario, e gli altri ?
Left by Dario Petrolati on giugno 29th, 2007