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Arriva leggero
fumo profumato

Carni e salsicce
dalle braci
sotto il pergolato

Bevono vino
fresco
di cantina
Ridono le ragazze
sciolte nei movimenti
a pancia scoperta

Qualcuno suona la chitarra
aggiusta il sonoro

Si cade sull’erba
Voglia sfrenata di scordare
fingere
nascondersi dietro gli alberi

Toccarsi
tremare
sotto cespugli frondosi
giocare

Il sole se ne va
tardano le luci
qualche candela spenta
dietro le colonne

Complice il buio
di corsa
frettolosi abbracci

Nervosi

Scordarsi poi
domani

Dietro cancelli chiusi
in curva
al numero settantanove

Dopo le sette
il pomeriggio del primo maggio.

Dario Petrolati
Padova 2 maggio 2007
www.dariopetrolati.it

30 Responses to “Ricordi smemorati”

    Bella, Dario. L’hai scritta il primo maggio? Io ho cucinato salsicce, costarelle e bucatini all’amatriciana per gli amici… :-)

    Grazie SMILE,
    speravo proprio tu fossi la PRIMA.L’ho scritta ieri, 2 maggio,l’avvenimento si riferisce al 1° maggio dell’anno scorso.Fu una giornata vissuta intensamente tra giovanissime mammine e distratti mariti o compagni di avventure.La Festa fu organizzata da alcuni ricercatori della Università in una villa privata ,messa a disposizione da un nostro comune amico,col permesso di fare QUALSIASI COSA.Lì conobbi Alessandra Siragusa,archeologa di circa 30\35 anni,come un fulmine mi colpirono i suoi occhi,sembravano pallottole.Frettolosamente senza tanti preamboli ci scambiammo telefoni ed e-mail.Da allora è stato un inferno-paradiso.La ragazza,di origine egiziana,vive perennemente in uno stato di depressione e furie.Scappa,lavora,scava, scompare,chiede aiuto.Una mia ex. amica,bellissima (collega di Alessandra ) si intromise,forse perchè si sentiva esclusa.Successero cose di donne,parole cattive ed rotture di pseudo amicizie.E’ stato un primo maggio che non dimenticheremo mai,il luogo ove festeggiammo il 1° maggio lo scorgo spesso.E’ impossibile vederlo dalla strada.Il proprietario m’invita spesso, ma io svicolo, mi trovo a disagio chè ha la mania di abbracci e baci.Vive da solo con la mamma francese.Ho amicizie e conoscenze un poco strane.Avevi capito vero che non si trattava di questo 1° maggio?.Come l’hai sentito,o hai tirato ad indovinare?
    Il fatto è accaduto ed ho evitato di dire tutto quello che accadde poi.
    SMILE,sei impagabile.Oltre alla testa come sei fatta?Quanto pesi,sei magra,irascibile,sento l’odore della tua carne.
    Sorridimi,ti prego,dario.

    .. bella bellissima .. distratti perché attratti da altro i mariti … o sciocca indolenza ?

    … gli uomini (e le donne) sono spesso scioccamente indolenti… Come se la magia di uno sguardo furtivo fosse cosa da riservare solo alla conquista… Insomma, sono una salsiccia e un bicchiere di vino di troppo che spesso rovinano gli amori più grandi. E’ la cosidetta “tragedia della pennica”… :-)

    … ok! mi devo riposare… m’è rimasta una “d” sulla tastiera… :-)

    SMILE,
    oggi quì a Padova piove come se stessero girando un film ambientato in Indocina o da quelle parti ove ambientarono La Diga di R.Clement.Piove in modo violento come se gli Dei volessero sfogarsi e farci finalmente smettere di piangere sul fatto che manca l’acqua,sulle polvere sottili,su come si può fare per evitare sprechi.Ascoltando Fulco Pratesi , pare che puzzando in tram si risolverebbero tanti problemi,la foce del PO ,le anse tornerebbero ad essere quelle delle foto dei libri di scuola.
    Io la mattina prima di uscire ,prima delle sei,mi metto la testa sotto il rubinetto e non mi asciugo.Come un profugo esco con la testa bagnata,illudendomi così che il continuo mal di testa sia dovuto alla testa zuppa d’acqua.Arrivo alla curva della pasticceria e mi fermo a bere il primo caffè della giornata,saluto gli assenti, accendo la radio e mi avvio al mio posto di lavoro.Parcheggio la macchina dentro il cortile riservato,apro ed entro,accendo le luci,appoggio il borsello e altre cose che sempre mi porto dietro,esco verso il Maldura e vedo un mondo che più tardi non esisterà più.A quell’ora gira una umanità che poi scompare.A poco a poco escono le suore da sotto i portici,diversi ordini,osservo a bocca aperta la Basilica del Carmine,Piazzale Mazzini vuota,tranne le panchine di ghisa ove dormono i disgraziati,sento o mi pare di sentire il rumore di qualche serranda arrugginita di osteria nascosta ed eccomi davanti alla Wiennese.Non dovrei,fingo di scordarmi che già ne ho bevuto un’altro,entro e respiro profumi, luci, cortesie che già, senza parlare,mi trovo la mia tazzina fumante di Ylly caffè,lentamente mi dirigo da Maurizio,il nostro edicolante,e torno in Via Beato Pellegrino,16.Così di corsa comincio la mia giornata,sempre col mondo che ni casca addosso.Oggi,per inciso ,andrò a farmi controllare la pressione,ieri distrattamente, mi sono girato di scatto( in giardino ) ed ho sbattuto lo zigomo contro un albero.Ero distratto,non so,comunque mi sono sentito fesso,ma tanto.Ho spesso sbalzi di pressione,perciò in farmacia mi daranno una mezza controllata.Ora che fai,non so,dove tu sia nemmeno.
    Sono le 11 e su radiotre tramettono pianissimo in concerto violini,violini,un solo pianoforte.Una delle ultime composizioni di Berio.Dio come è difficile,vado.
    Ciao SMILE.
    dario

    Non so se vi interessa.
    In farmacia mi hanno misurato la pressione.Debbo stare calmo , riposarmi e staccare la spina,questi consigli mi ha dato la giovane bruna farmacista.Già perchè non Vi avevo detto che davanti la Basilica del Carmine c’è la Farmacia con lo stesso nome e qui a Padova è famosa per la cortesia del personale e la posizione logistica.Ebbene, amici carissimi dietro i vari banchi ci sono solo donne cortesi e sempre con il sorriso.Quando mi capita di arrivarci per qualche stupidaggine,mi trovo così a mio agio che blocco il traffico.Parliamo di libri, di radio,Parigi.La più carina ha meritato una mia ultima poesia.Ho avuto paura di commettere una gaffe,invece,invece…Mio dio che casino sto combinando,regalo poesie,se non lo faccio mi fermano per strada.Boh.,è proprio vero,servo per le cose inutili.Comunque,quì dal Maldura alla stazione mi fanno credito,compreso le librerie.
    Adesso vado alla Wiennese,senza entrare,guarderò da fuori.
    Saluti e un pensiero per tutti,
    dario.

    Ho aspettato sino ad ora,sono le 11,30.
    La Negrello non è troppo soddisfatta del suo libro.
    Io pensavo a voi.
    Adesso mi sciacquo le mani,vado alla Wiennese e mi dirigo a casa.
    Chiamiamola casa ( c’è tanto amore )!
    Alè.
    Salute compagni.
    Auguri per la domenica.
    dario

    .. amore è accettazione … il resto è conseguenza ..

    Ciao dario. Due pillole la mattina e la pressione si sistema. Dunque, smettila di fare il giovane Wether e vai dal medico. Per quanto riguarda la serenità di spirito che aiuta a mantenere il nostro corpo in carreggiata (così che noi possiamo poi cazzeggiare in allegria), la questione è più complessa… Io ho imparato: cazzeggio divertendomi. E il segreto sta in quello che il Digna ha scritto a commento della mia poesia sul mio cane. Mi riferisco alla frase di Einstein. Il segreto è tutto lì: mai prendersi sul serio. Mai. Cercare di cambiare il mondo, sempre. Ma sapendo che cacchette siamo e cacchette resteremo…
    Ciao, e vai a camomilla! :-)

    Com’è andata oggi, dario? Tutto tranquillo? :-)

    Enrico,Smile,
    grazie per offrirmi la vostra preziosa amicizia.I consigli che mi date sono così caldi che vi sento vicini,come se mi girassi di scatto e zac. mi comparite alle spalle sorridendomi.E dai co’ sto’ giovane Werter,io sono fatto così e non riesco a sollevarmi dalla ormai abituale prostrazione,unica poco amata compagna di vita.Ieri ,cara SMILE è stata una giornata a metà,ho servito mia moglie a fare la spesa settimanale,il pomeriggio;la mattina l’ho investita nel dividere e correggere quanto dovrò presentare le mie cose per la stampa.Ho scoperto giorni della mia vita,pensieri,amicizie,oddio
    prorio non credevo di avere così tanto vissuto e in quel modo.
    Oggi è domenica e quì a Padova c’è un sole da innamorati.Sono venuto in ufficio in bici guidando in senso contrario,sui marciapiedi e pedalando da scemo,leggendo manifesti,cercando, credendo di vedere.
    Tempo fa sono stato dal medico, mi ha suggerito di staccare la spina per un pò e di non pensare alle calamità mondiali addossandomene il peso.Facile a dirsi,se poi non scappi diventa difficilissimo.Forse dovrei lasciare i miei impegni , magari per un pò,e ritornare a Parigi o Praga.
    Senza radio,giornali, cercare qualcuno da ascoltare,qualcuno che accetti onestamente questa specie d’amore.Non so ,fatto sta che stamattina, dopo il bagno,la barba, solite abluzioni,ho avvertito in corridoio un confuso irato brusio,senza ragione Olga,così si chiama,aveva voglia di litigare,fare a cagnara per chissà cosa in modo da tenere il muso per un mese intero,come spessissimo fa.Se fossi stato più coraggioso, meno fritola, al suo primo tentativo di suicidio,l’avrei dovuta lasciare.Invece mi sono illuso di poterla salvare.Stacca il telefono per non rispondere,così che ora mi sento come se avessi un guinzaglio.Ero allora perdutamente innamorato di Graziella,con le lacrime agli occhi ed in ginocchio mi disse:da questo ricatto non ti salverai.E come se aveva ragione!
    Ella ,Olga,è forse infelice,senza dubbio piena di odio nei confronti della madre che la incitò a sposarmi quando ancora era bambina.Viviamo così,senza vivere,vedendoci la sera , a volte,con interessi contrapposti,lei senza alcuna amicizia,colma di odio e disprezzo verso tutto e tutti.Io, da vigliacco, mi sto costruendo un mondo a parte,talmente lontano che mi pare impossibile.Qualche mia amica m’incita a cercare una casa a parte,tante volte,ma anche per comodità io lascio che i giorni passino così.Non è onesto vero che vi amareggi con le mie cose?.Allora riprendo a lavorare,uscirò dall’ufficio che forse sarà buio.Andrò a vedere, minuto per minuto i risultati delle elezioni di Francia.Il risultato è scontato,mannaggia,non vedo l’ora di rivedere il sorriso di Madame Segolene.
    Un abbraccio,grazie,dario.

    ,, credo che il pregio letterario lo devi proprio alla Sig. Olga che in qualche modo
    disciplina il tuo spirito…. con molto molto impegno e mestiere sei un quasi Moravia .
    I think.

    Caro Enrico,
    solo per scrupolo,prima di spegnere tutto,ho voluto vedere se c’era qualcosa di nuovo.Tu puntualissimo,ed anche più,c’eri già.
    Non essendo sereno,è dir poco,ti prego di aiutarmi,non essere così sintetico con me.Mi pare di capire,ma mi aiuteresti se fossi più chiaro.E’ colpa mia comunque.Grazie se mi aiuterai.
    dario.

    SMILE,
    tu da donna non mi dici nulla?
    Ti aspetto.
    dario

    Ho passato il pomeriggio con un’amica qui da me in giardino e poi a vedere su Sky un pezzo di … Henry Potter di cui lei è golosa. Da donna cosa vuoi che dica? Che a farsi male in due è molto più facile che farsi male da soli. E che, però, al farsi male ci si affeziona. Forse perché non si riesce a capire se senza quel male ci sarebbe il bene, oppure un male sconosciuto e – dunque – ancora più pesante da sopportare.
    Ora ti racconto una cosa: mio padre è morto a soli 70 anni perché non aveva mai imparato a vivere senza sentirsi indispensabile agli altri (figli, amici, colleghi di lavoro…). E lo era, indispensabile. Vicino a lui c’era una donna che forse l’amava, ma che certo non sapeva dimostrarglielo. Bene, quando è morto d’infarto (non a caso) dopo pochi anni dal pensionamento che lo faceva sentire inutile (e non era vero, naturalmente) mi sono ripromessa – io che ero tanto simile a lui – di imparare a star bene da sola. Da sola con me, che non sono poi così facile da sopportare. A imparare a farmi da madre severa, da figlia viziata, da amica saggia, da compagna di giochi e di imprese impossibili. E’ stata dura, ma credo di esserci in parte riuscita… Ma gli uomini – I think, come dice il Digna – forse sono diversi. Temono forse di più delle donne le routine spezzate. E poi, magari, la tua signora Olga ama in te pure questo tuo non voler essere amato da lei, chissà! Ogni rapporto ha il suo segreto. Ogni rapporto ci dà quello che – in fondo – noi in quel momento vogliamo… Insomma, io penso che siamo noi – e solo noi – che decidiamo quale ruolo far giocare a chi ci sta vicino. E se continuiamo a volerglielo far giocare, evidentemente è un ruolo che… ci serve? …ci aiuta a vivere? …ci rassicura? Chissà!
    Comunque, tranquillo Dario. Sia io che Digna (vero, Digna?) ti vogliamo bene così come sei. Con le tue angosce e i tuoi pensieri per Segoléne… Ciao, :-)

    Bravissima Smile!!

    Come no, è vero, tutti noi ormai vogliamo bene al nostro Dario, anche se ci scassa un pochino ogni tanto ci siamo irrimediabilmente affezionati a lui. Siamo diventati senigalliesi-padovani, beviamo il caffè pure noi alla Wiennese, e ci arrapiamo per ogni femmina che ci passa a tiro (giovane o attempata, reale o virtuale che sia).
    Dovremmo proporre alla Luana (a proposito: la Luana non ti attizza per niente Dario? guarda che non è male), dovremmo proporre alla Luana come prossimo gemellaggio per Senigallia la enigmatica, equivoca, elegante, casta e immorale Padova del nostro grande Dario Petrolati

    …e se qualche volta Dario parlasse pure di maschietti, magari mi arraperei anch’io… (poi dicono che c’è la parità!) :-)

    SMILE,
    le cose ,sono parole affettuose non cose,sono pensieri dolcissimi pieni colmi di ogni bene,che mi dici mi fanno vedere davanti ad uno specchio , veramente non mi sopporto più.Rovino anche i pensieri delle persone che potrebbero volermi bene.Io credo di non meritare gran che dalla vita.
    Ho sempre creduto di essere furbo e migliore.Ho sguazzato nei sentimenti degli altri e rubato il bello che ogni volta mi appariva.Sono crollato tante volte,mani amiche di donne( sempre ) mi hanno sollevato,aiutato.Io le ho sfruttate portandomele a letto,tradendo le sempre.Da oggi in poi guarderò anche i ragazzi,quelli belli e te li racconterò.Ho tanta paura di deluderti,non so ma ho l’impressione di essere semplicemente un lagnoso cretino.Mi piacerebbe venire giù a Senigallia,a parte l’impegno del 100° CGIL che mi vincola sino al 7 giugno,potrei scappare,fare una fuga,ma mettermi in mostra,farmi conoscere mi fa sentire a disagio.Vorrei vedervi e sentirvi di nascosto.
    A più tardi,SMILE.
    dario

    …allora, mettiamola così: ognuno di noi è libero di farsi rovinare la vita come, quando e da chi vuole. Dunque, non sei così onnipotente da esserci riuscito senza il consenso altrui. Ammesso – e non credo sia così – che tu l’abbia fatto. Se le donne t’hanno aiutato e sono volute venire a letto con te, vuol dire che è quello che volevano fare. Poi, magari, tu sei bravo a “beccare” quelle che hanno bisogno di sentirsi amate ad ogni costo… Ma molti rapporti si basano sul conforto reciproco delle proprie nevrosi. E allora, quardati allo specchio, se ti fa piacere datti una sputatina in un occhio, ma non di più. Non sei peggiore né migliore di tanti altri maschietti. Invece, come poeta ci sai fare: dunque, di che ti lamenti? Qualcosa di diverso (e di migliore) lo possiedi… Ciao Werter! :-)

    Smile,
    i tuoi sorrisi mi hanno commosso profondamente.Non dovrei dirlo,ma quasi voglia di piangere mi è venuta,di scaricarmi e di abbracciarti.Smile,hai capito tante cose, e sono molte,quasi mi fai tremare per l’emozione,c’è fuori un sole sghembo che passa tra rami ed arriva ad illuminare il cortile,penso a te al caro Enrico,oh. che voglia di vedervi.Andare o al Pedrocchi o meglio alla Wiennese ed io farvi da guida.
    Vi voglio bene.
    Adesso esco chè corro il rischio di scivolare sul ridicolo.
    Grazie Enrico,grazie SMILE.
    dario

    ..J.P.Sartre saggio su Baudelaire…
    il rivoluzionario vuol cambiare il mondo,lo sorpassa verso l’avvenire,verso un ordine
    di valori inventati da lui….. invece
    il rivoltoso ha cura di mantenere intatti gli abusi di cui soffre per potervisi
    ribellare .
    ——————
    nella pagina seguente … la legge della solitudine potrebb’essere
    espressa così: nessun uomo può scaricarsi su altri uomini dell’impegno di
    di giustificar la propria esistenza .

    Enrico,
    la gazzella della Finanza ha il motore acceso,sta proteggendoci dagli autonomi che lanciano minacce contro la Federazione e la cgil.Noi siamo in mezzo,pertanto per un pò dovremo vivere sigillati,attenti alle porte,finestre, che palle stì autonomi!
    Ho trovato ieri sera degli appunti su un santino della Libreria di Franco Freda,ora non c’è più, ma la voglia di fare casino è sempre in agguato.Peccato.
    Sono le 6,45 e non sono ancora bene sveglio riesco appena ad ascoltare Anna Menichetti su radiotre che spiega col soffio di donna intelligente-puttana Teleman.
    A più tardi, carissimo Enrico.
    dario.

    Well .. commercialista e legale in gratuito patrocinio… il sindacato d’esser
    questo e non un assistente sociale mandato dalla politica corrotta a fare il
    pompiere sul malcontento che produce. L’Italia sembra sempre più un grande paese con un
    sistema per deficenti sotto la Seriosità dell’Alto Patrocinio del Presidente della
    Repubblica .
    I think

    Digna…ho idea che il sindacato sia piuttosto – oggi, semmai – un rivoltoso che un rivoluzionario. Però, ne manca un pezzo: poiché tutto è cambiato tra chi di tutela sociale avrebbe bisogno, la legge della solitudine vale…? Ma forse il sindacato preferisce l’ammuina. Ciao, :-)

    … il sindacato non dovrebbe essere né rivoluzionario né rivoltoso ma uno
    strumento del Sistema il quale ha il compito di rendere tutto e tutti attivi e sistematici
    un tutto forte e sano e non pochi mediocri che rendono impossibile l’agire dei molti e il
    decidere dei capaci.
    I think

    Concordo! :-)

    … e chi sono i capaci?
    Bho!……. uno protebbe essere il prof. Mario Monti .. la pensa più o meno così
    .. motivo per cui lo tengono alla larga … qualche altro illuminato nell’Esercito
    e nella Corte dei Conti lo si può trovare … un profondissimo piano di risanamento
    e di disarmo radicale dei privilegi e quant’altro di più appropriato possa dire chi per
    l’attuazione di questi propositi ha titolo.

    …mai visto una oligarchia (perché stavolta, anche più delle altre, questo è) che si auto-elimina o auto-castra… Insomma, non sono molto speranzosa. E comincio a pensare che l’unico modo perché la tiritera cambi sia quello di far scendere l’afflusso alle urne al 5-10% degli aventi diritto. Insomma, solo i parenti (stretti) dei politici…

    Cari Compagni,
    ora che non si usa più ,siamo rimasti tanto pochi,posso chiamarvi così? Sempre dalla parte della più piccola minoranza nè per vezzo o per dispetto,sento che debbo illudermi di difendere le classi dei diseredati,si proprio,cari miei, perchè ci sono ancora, ora più che mai.La mattina quando arrivo al lavoro, prima che sorga il sole e spengano le luci comunali vedo ombre muoversi,fagotti orrizzontali sulle panchine di ghisa dei giardini di Piazzale Mazzini.Sono quasi uomini e donne che hanno dormito coprendosi coi cartoni,pieni di birra di seconda qualità, si muovono lentamente con paura perchè l’aspetto della città non venga deturpato,sanno che il compagno Zanonato e gli sbirri della questura non permettono si veda la fame , la povertà.Padova è ricca,piena di banche,cornuti e puttane,ma tutto di nascosto,si prega e di danno spiccioli quando gli altri vedono,altrimenti l’ipocrisia e lo sfruttamento regnano sovrani.Ho provato immenso piacere scoprire lapidi quasi illeggibili ove i preti avvertivano i cittadini delle cattiverie di Ezzelino,figuratevi Federico II che figura avrebbe fatto.Nella mia bella di giorno,Via Beato Pellegrino,ho assistito più volte a scene di caporalato.Passano furgoni,si fermano e via caricano braccia per andare a lavorare.Le splendide luci colorate dei negozi attirano a spendere nel futile,ed io non mi rassegno,nel constatare le disuguaglianze sociali.Proprio vero dopo la caduta del muro,quei pochi diritti che ancora c’erano,ora sono spariti,ogni giorno che passa i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri non hanno più diritti.Visto che bello il viaggio del papa giù in Brasile?.Chi fa l’amore fuori del matrimonio …..Allora che facciamo? Facciamo votare ancora? E questo Prodi che ride sempre,dove lo mettiamo? Il tesoretto ? La Telekom ? Porca miseria la mia minoranza della cgil mi sollecita,ma fare la spia tra noi di sinistra? mi pare troppo squallido.Io non ci sto,debbo continuare a spolverare libri per tutta la vita? Radiotre non si prende quasi più,radiomaria imperversa più che mai.La televisione cosa è?Chiudo le finestre ascolto musica mi isolo sempre più.E’ rimasto questo personal con cui rompervi le scatole,a voi quanto dura la giornata?
    Esco per l’ennesima volta ,vado alla Wiennese eppoi mi rimetto al lavoro.
    Che schifo.
    Vi penso ed immagino salvi.
    dario

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