Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La porticina
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Quando l’anima
più non regge la pena,
arcana, si apre una porticina
e per una strada diafana
spersa nel cielo,
giungo, dove i ricordi
non hanno più velo.
A volte, mi fermo sulla soglia,
uomo, in pienezza di vita,
a volte, m’inoltro,
giovane o adolescente
e giungo fino in fondo,
di nuovo bambino,
in fondo,
fino alla sorgente.
E sempre fanno ala, corona
al mio cammino,
le creature care di mia vita
e tu, madre, sempre
prendi per mano
questo tuo figlio che stanco
ti ritorna di lontano
struggente per una tua carezza.
Poi, dissetato di speranza
e di dolcezza
rientro in segreto,
riprendo la via diretta.
La porticina si richiude
e, tacita, aspetta……

Nevio Catalani

4 Responses to “La porticina”

    Bella. Molto bella. Dolce e struggente, per me…

    Esiste la concezione della vita,breve o lunga che sia.Passaggi,sentieri che a noi pare solo di vedere.Attimi lunghi pesanti impossibili.Quesiti irrisolvibili,natura e anima umana che mal si associano,la vita, alla quale siamo tanto attaccati,fatta di ricordi e rimpianti, riporta sempre a nostra madre.
    E dopo poco tempo già cominciamo a dimenticare i tratti del suo volto.
    C’è paura nel futuro e tanta miserabile malinconia.
    Proviamo a comunicare?
    Auguri per i giorni che vengono lenti o veloci.
    dario

    Complimenti Nevio, ci tocca proprio tutti profondamente questa, scritta davvero bene poi, bravissimo.

    Bella e dolcissima poesia, bravo Nevio.
    Saluti. Edda

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