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Ecco ricordo
la finestra è aperta
Oscillano luci
su e giù
Colline piccole
poco più di due
Le Saline di Senigallia
Dicevano:
una volta c’era il mare
se scavi trovi conchiglie
Aravano con le dita
per non rovinarle
Senza alberi
erba verde
come dipinta
attorno
Una stradina bianca
lenta
tutta storta
per la casa
in cima
Il padrone mai si vide
Dalle finestre sempre chiuse
avrà potuto immaginare
un futuro di cinquanta anni?
Sarebbero arrivate
dopo la guerra
case gialle tutte uguali
Mi stropiccio gli occhi
Sento un canto di rane
gracidano
sotto la musica di Haydn
Inforco nervoso
gli occhiali
Vedo lucciole
Fuggono veloci
fuori stagione
Tornano laggiù
per me
Loro si.

Dario Petrolati
www.dariopetrolati.it
Padova – 22 settembre 2006 (è il mio pesante compleanno)

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