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Senigallia, amore di gioventù
Anima di un emigrato nostalgico

Da Senigallia me ne andai
Ma sempre bella la ritrovai

Scuola Pascoli e` ancora la`
Come per dire vienimi a trova`

“Nino spazzola”! mi dicevano al Salone Gaiolini
Invece io volevo giocare con gli altri bambini

I miei genitori tra Sacelit e Circolo ACLI lavoravano tutte le ore
Per dare a noi cinque figli un futuro migliore

Undici anni avevo quando passavo il tempo tra scuola e lavoro,
però ora bene mi trovo

Sempre bella Senigallia sei
Innamorato di te io sono e anche i miei

Tanti anni sono passati
Ma quelli di Senigallia non li ho mai dimenticati

Otto gradini in Piazza Duomo, saltavo andando a scuola
Ma ora ho paura solo di farci la prova

Sempre bella Senigallia sei
Ma forse solo negli occhi miei

Il monco in Piazza non e` Fontana di Trevi
Pero` se ci butti un soldino tornare tu devi

Quanti tuffi al porto facevamo
Ma ora è proibito perche non è più sano

Coi i boys della Vigor allora giocavo
Ma tutto finì con una stretta di mano

Scarpe da pallone con chiodi che i piedi bucavano
Ma c’era sempre Ezio Canacini (il calzolaio) a portata di mano

All’ oratorio Sacro Cuore al pallone potevi giocare
Pero` sempre a Messa dovevi andare

Le Domeniche i panni buoni mettevamo, poi su e giu` per il corso si camminava
Sperando di vedere la ragazzina che si amava

All’ Hotel Eleonora il cameriere facevo
A quei tempi non mi sembrava il vero

Acitrezza non sapevo dov’era
Ma la Scuola Alberghiera era tutta vera

Ad imparere l’inglese io andai
E con moglie e tre figlie mi ritrovai

Altri mondi ho consciuto
Ma non piu belli della nostra spiaggia di velluto

Tu che sei rimasto qui non lo puoi saper
Quanto e` bello Senigallia riveder

Senigallia ti prego non cambiare
Perche` e` cosi che ti voglio ricordare

‘l dialet nun lo mai scurdat
Perche` ma chi io so nat.

GIULIANO GIACOMINI (24.3.41)
Dal 1962 in Inghilterra

Giuliano Giacominini è un cittadino italiano emigrato in Inghilterra nel 1962. Questa poesia, intitolata a Senigallia, l’ ha scritta alcuni giorni fa. È una poesia semplice ma di grande sentimento, scritta da un signore di 72 anni che, pur vivendo da più di mezzo secolo lontano dalla sua amata città, no se la è mai dimenticata.
Come tanti italiani, mio padre ha dovuto abbandonare questa splendida cittadina, alla ricerca di fortuna e lavoro oltremare. Con grandissimi sacrifici, duro lavoro e grande umiltà ha costruito una nuova vita in Inghilterra, ma non si è mai dimenticato delle sue radici e la nostalgia della sua amata Senigallia con l’avanzare degli anni è cresciuta sempre di più.
Ha avuto la fortuna di poterci tornare una volta all’anno e grazie a lui anche io e le mie due sorelle, – Daniela e Lucia– abbiamo avuto la fortuna di conoscere e poi innamorarsi di questo gioiello dell’Adriatico. Loro, infatti, hanno fatto il viaggio all’inverso ed ora sono “emigrate” inglesi a Senigallia, con famiglie e figli che hanno la fortuna di vivere in questa splendida città. Con dedizione e determinazione mio padre ha importato in Inghilterra il bello e il buono dell’Italia. Nel 1973 fu socio del primo ristorante italiano a Blackpool, il “Da Vinci’s” e tutt’ora lavora al suo ristornate “Mamma’s” (aperto nel 1980) che è punto di riferimento non solo per gli inglesi alla ricerca del vero sapore d’Italia ma per l’intera comunità di italiani residenti nella zona.
Mio padre, come numerosi italiani residenti all’estero, legge sempre con tanta gioia le notizie relative a Senigallia su Vivere Senigallia. Sarebbe davvero splendido e certamente un grande onore se potesse ritrovare su questo sito le parole scritte con le sue mani, con le lacrime agli occhi.
Rimane difficile con queste poche righe descrivere quanto sia grande questo uomo, partito dalla piccola Senigallia, tanti anni fa, ancora ragazzino, ingenuo ma di forte coraggio.
Sarebbe un grande regalo per lui ricevere anche un piccolissimo riconoscimento dalla sua Senigallia per una vita passata lontana da questa città tanto amata.

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