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Vorrei solo
Restare con te,
riposare il capo,
appoggiato ai tuoi capelli,
seguire il tuo profilo,
il tuo naso ,
la linea della tua bocca;
vorrei solo riposare con te,
gli anni che mi restano,
e non lasciarti più,
non dover guardare
l’orologio,
e doverti salutare,
e lasciarti;
vorrei restare con te,
e dimenticare
la mia vecchia solitudine,
i giorni vuoti,
la noia di anni
andati a rotoli,
la disperazione,
la tristezza,
di giorni sempre uguali,
di menate,
di momenti
fatti di tedio
e di apatia;
vorrei passare il mio tempo
con te,
invecchiare tranquillo,
e avere la pace,
che ho perso da tempo,
con la fine dell’infanzia,
e l’incedere,
degli anni,
con lo scempio
che fanno,
delle cose umane;
non ti resta nulla,
tutto passa,
e se ne và;
e se non afferri le cose che vuoi,
che ti piacciono,
passano,
e resti
vuoto,
solo,
come uno spettro,evocato da tempi lontani,
sibilante nel vento,
legato a un passato
perduto e irrecuperabile.

Stefano Medel

One Response to “Restare con te”

    Se la mia vita da l’aspro tormento
    si può tanto schermire, et dagli affanni,
    ch’i’ veggia per vertú degli ultimi anni,
    donna, de’ be’ vostr’occhi il lume spento,

    e i cape’ d’oro fin farsi d’argento,
    et lassar le ghirlande e i verdi panni,
    e ‘l viso scolorir che ne’ miei danni
    a•llamentar mi fa pauroso et lento:

    pur mi darà tanta baldanza Amore
    ch’i’ vi discovrirò de’ miei martiri
    qua’ son stati gli anni, e i giorni et l’ore;

    et se ‘l tempo è contrario ai be’ desiri,
    non fia ch’almen non giunga al mio dolore
    alcun soccorso di tardi sospiri.

    (Francesco Petrarca – “Rerum Vulgarium Fragmenta”, XII)

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