o se questa vita è affacciata nell’incubo o
nel surreale…
Non sento più chi mi dice… che il sentimento è
forza… e che l’amore è una folle corsa…
Non gioco e non vedo colei che per caso tende la
sua mano verso i suoni emanati da un piano e
dalle corde… ma sento bene…
il dolore del cuore…
che all’affacciarsi del pensiero…
mi condanna e mi morde…
Non sono più sicuro…
di poter scegliere… non sono certo…
di poter vedere la fine…
di un tunnel mèsto… che abbandona il fascino…
che fa sfuggire la bellezza…
e abbraccia la noia…
e poi bacia le debolezze…
Tu … travolgente protagonista…
di momenti rubati e di messaggi rapiti…
di pensieri assurdi e di parole
non pronunciate…
perchè nascoste dall’anima e riprese dal cuore…
accarezzate dal vento che le trascina più a valle…
spazzate dal tempo che inesorabile scorre…
fumate nei cerchi… dell’ennesima sigaretta…
che mi rilassa e mi chiede
se il vizio è potenza…
o è solo un modo… per affogare le lacrime…
che troppo spesso si affacciano nei tuoi occhi splendenti…
che ogni volta mi ricordano…
il mare in tempesta…
E quando il respiro manca… quasi fosse una morsa…
che stringe forte quel sogno e che non
lo realizza…
E’ allora che prego… la Mano Divina…
mi rivolgo a colui…
che troppo spesso rinnego…
che qualche volta non amo…
perchè la ragione… da te mi allontana…
Mi risveglio sudato…
ma la palese incoscienza… mi fa sperare di nuovo…
E che la vita sia coscienza… e che il lavoro sia
veemenza…
Che l’abitudine… travolga l’indecenza…
Il bacio che accenno… travolga il pensiero…
e che il respiro profondo… arrivi a sfiorare il Cielo…
Mentre la favola bella… svanisce pian piano…
e il tuo sorriso più dolce…
diventa un ricordo…
Che mi saluta irridente…
e se ne va…
lontano…
A.S.