Ho corso
la notte intera
C’era una figura
come ombra
dai lunghi vestiti
quasi Fantasma dell’Opera
Quello vero
però
con Claude Rains
che avevo incontrato
un’estate al Rossini
ed ebbi terrore
che dura tuttora
Poi nulla
solo fruscio
foglie mosse
da caldo vento
quasi arrivasse
un terremoto
Aria cimiteriale
chè sentivo
mi pare
ossa antiche
gonfiarsi
cricchiare
secche
senza pelle
appunto
Una sonata misteriosa
mai composta
caduta dal cielo
anzi scagliata
da irato angelo
innominato
Era l’ambiente
di proibiti incontri
per coloro ai quali
negato è l’accesso
al Paradiso
dei comuni mortali
Confuso
rapito dal freddo
ho ripreso ad inseguire
l’immaginata figura
che sola
eri tu
Pareva sentire un riso
voce pianissima
quasi velo
oppure sciarpa di ferro
arrugginita.
Dario Petrolati
www.dariopetrolati.it
Padova 12 agosto 2010
(notte di ferragosto)
CHOPIN
(1897)
Schütte wieder ohne Wahl
Über mich die bleichen, großen
Lilien deiner Wiegenlieder,
Deiner Walzer rote Rosen.
Flicht darein den schweren Hauch
Deiner Liebe, die im Welken
Duft verstreut und deines Stolzes
Schaukelschlanke Feuernelken.
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Spargi ancora a profusione
su di me i gigli pallidi,
grandi gigli dei tuoi canti,
rose rosse dei tuoi valzer.
E il respiro intessi greve
del tuo amore, che appassendo
dà profumo e del tuo orgoglio
garofani di fuoco flessuosi.
(Hermann Hesse – Poesie, 1895-1898, I – Trad. di Mario Specchio)
Left by Giuseppe Bottazzi on agosto 17th, 2010
grazie giuseppe,
vale la pena scrivere poesie
per leggere almeno
i tuoi sapienti
bellissimi commenti.
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 18th, 2010
La poesia di Hesse mi è stata rievocata da questa strofa:
“Una sonata misteriosa
mai composta
caduta dal cielo
anzi scagliata
da irato angelo
innominato”
G.B.
Left by Giuseppe Bottazzi on agosto 18th, 2010
io non sapevo quanto tu mi dici
da ieri invece
ho sentito rimorso
ascoltando Chopin
la sua avventura terrena
da quando ventenne dovette fuggire
dalla sua Polonia.
sempre sotto
i suoi notturni commentati
alla fine la storia del suo cuore
portato nella Cattedrale
di Varsavia.
Ora dovrebbe essere là
depositato.
una emozione durata
un tempo irripetibile.
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 23rd, 2010
Chopin: me ne parla spesso con entusiasmo un mio amico polacco, ricercatore universitario e grande appassionato di musica. Fu lui, all’inizio di quest’anno, a ricordarmi del 200° anniversario della nascita…
Credo che la musica di Chopin – che ho da sempre ascoltato e sentito commentare su Radio3 – abbia rappresentato una svolta radicale, un modo veramente nuovo di concepire il rapporto tra l’esecutore e la tastiera: il Suo genio è infatti riuscito a trasfigurare la pesantezza percussiva del suono del pianoforte in quella leggerezza impalpabile, che solo la voce umana riesce forse ad esprimere…
G.B.
Left by Giuseppe Bottazzi on agosto 25th, 2010
Così per puro caso
stavo cercando la mia ultima poesia spedita a Michele il cui titolo è
-INESISTENTE-
Storia vera di una persona che seppur viva è fuggita dal mondo che noi pratichiamo
Si firma Loredana e vive murata lontano da tutti e tutto-
Ha subito un trauma e psicologicamente
così come mi ha contattato sul mio blog va e viene esprimendosi con notevole proprietà di linguaggio
E’ culturalmente fornita di buon linguaggio ma sempre esprime forte diniego di aprire o porta o finestre
L’unico contatto che ho e il pc. e a volte pare non esistere più per poi ricomparire con spaventosi sfoghi
Ora da una settimana tace
Ero stato preavvertito dalla stessa di qualche giorno di latitanza
Ora aspetto mi ricontatti ancora
Loredana X. mi ha garantito che a tutto pensa meno che al suicidio
Appena apparirà sarà mia cura farmi presente con Michele.
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 27th, 2010